Il glicine è una pianta dai bei colori vivaci, ideale per arricchire giardini e balconi. In questa guida, forniremo tutte le informazioni necessarie per coltivarlo con successo, sia sul balcone che in giardino o in vaso.
Origine del glicine
Il glicine, o Wisteria, è una pianta rampicante ornamentale appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Originaria del Giappone e della Cina, è stata introdotta in Europa nel XIX secolo. Oggi è ampiamente diffusa e apprezzata in tutto il mondo per la sua bellezza e il suo profumo.
Caratteristiche del glicine
Il glicine è una pianta rampicante vigorosa, capace di espandersi riempiendo ogni angolo e pergolato. Le sue foglie sono composte da numerosi fogliolini, mentre i suoi fiori sono riuniti in grappoli penduli di colore bianco, viola o rosa. La fioritura avviene in primavera e, in alcuni casi, in autunno.
Utilizzi del glicine
Il glicine è apprezzato sia per i suoi fiori che per il suo profumo. In primavera, offre grappoli belli e generosi di fiori, ideali per decorare un giardino o una facciata. Inoltre, il suo portamento rampicante lo rende perfetto per coprire muri, pergolati e archi. La sua presenza regala un tocco provenzale e rustico a qualsiasi ambiente.
Coltivazione del glicine
Il glicine è una pianta forte e facile da coltivare, ma è importante seguire alcuni accorgimenti per ottenere un risultato ottimale.
Scelta del luogo e del terreno

Il glicine ha bisogno di una posizione soleggiata e riparata dai venti forti. Il terreno deve essere ben drenato, fertile e ricco di sostanza organica. È importante anche assicurarsi che il pH del terreno sia compreso tra 6 e 7.
Tempi e modalità di semina
La semina del glicine può essere effettuata in primavera o in autunno. Il metodo più comune è quello della talea, ovvero la riproduzione di parti della pianta, come rami o steli, che vengono interrati nel terreno. È importante, però, che la talea abbia almeno tre gemme e che sia priva di foglie.
Annaffiatura e concimazione
Il glicine ha bisogno di un’annaffiatura regolare, ma senza eccedere, per evitare il ristagno idrico. Inoltre, è consigliabile concimare la pianta una volta al mese con un concime specifico per piante fiorite.
Pulizia e potatura
È importante mantenere la pianta pulita da eventuali parassiti e malattie, che potrebbero comprometterne la crescita e la fioritura. La potatura, invece, va effettuata ogni anno, dopo la fioritura, per favorire la crescita dei nuovi germ
Il significato del nome del glicine
Il glicine, conosciuto anche con il nome botanico di Wisteria, appartiene alla famiglia delle Fabaceae. Il nome “glicine” deriva dal greco glykys, che significa “dolce”, in riferimento al dolce profumo dei suoi fiori.
Origine del glicine
Il glicine è originario dell’America e del continente asiatico, ma oggi è ampiamente diffuso in tutto il mondo, compresa l’Italia. Si adatta facilmente a diverse condizioni climatiche e si può trovare sia al nord che al sud del nostro paese.
Caratteristiche del glicine
Il glicine è una pianta rampicante ornamentale, capace di raggiungere altezze considerevoli. Le sue foglie sono composte da numerosi fogliolini, mentre i suoi fiori sono riuniti in grappoli penduli di colore bianco, viola o rosa. La fioritura avviene in primavera e, in alcuni casi, in autunno.
Utilizzi del glicine
Il glicine è ampiamente utilizzato per decorare giardini, parchi e spazi pubblici, ma anche per abbellire facciate di edifici e coprire muri e pergolati. Inoltre, il suo profumo dolce e intenso lo rende molto apprezzato anche in profumeria e cosmesi.
Descrizione del glicine
Il glicine è una pianta rampicante ornamentale, capace di raggiungere altezze fino a 15 metri. Le sue radici sono molto vigorose e possono danneggiare pavimentazioni e qualsiasi cosa incontrino, per cui è importante scegliere con cura il luogo dove piantarla.
Caratteristiche dei fiori e delle foglie
Il glicine produce grappoli pendenti di fiori composti da 5 petali diversi tra loro, che regalano una bellissima fioritura in primavera. Tuttavia, la fioritura può variare a seconda della specie e delle temperature. Le foglie del glicine sono di colore verde bronzato e di forma ovale e lanceolata.
Forma della pianta
Essendo una pianta rampicante, la forma del glicine è data dai vari sostegni che vengono utilizzati durante la crescita. Il fusto cresce aggrappandosi in senso orario o antiorario, a seconda della varietà. Qualsiasi elemento presente nelle vicinanze può essere utilizzato come supporto per attorcigliarsi.
Utilizzo del glicine
Il glicine è molto utilizzato per decorare giardini, parchi e spazi pubblici, ma anche per abbellire facciate di edifici e coprire muri e pergolati. Tuttavia, è importante ricordare che la pianta può raggiungere altezze considerevoli e può essere invasiva, per cui è consigliabile scegliere con cura il luogo di piantagione e tenere sotto controllo la sua crescita.
Curiosità sul glicine
Il glicine è una pianta molto antica e il suo nome botanico, Wisteria, gli è stato dato in onore del professore di anatomia William Wister, che fu il primo a coltivarla negli Stati Uniti. In Giappone, il glicine è simbolo di amore e di buon auspicio per le coppie appena sposate, che solitamente si recano sotto gli archi di glicine in fiore per scattare delle fotografie.
Le varietà di glicine
Esistono molte varietà di glicine, ognuna caratterizzata da particolarità che la distinguono dalle altre.
Glicine rosso (Millettia satsuma)
Questa varietà di glicine è originaria dell’Australia e emana un profumo speziato. I fiori sbocciano dall’estate all’autunno e sono di un bel colore rosso-violaceo.
Glicine giapponese (Wisteria floribunda)
Il glicine giapponese somiglia ad un piccolo albero, ma per ottenere questa forma bisogna legare un ramo al tutore e tenerlo alla larga da altri sostegni e piante. Produce fiori di colore rosaceo che si sviluppano in lunghi grappoli che possono toccare 1 metro di lunghezza.
Glicine cinese (Wisteria sinensis)
Il glicine cinese cresce rapidamente ed è utile quando si ha poco tempo per ricoprire mura e recinzioni. È la specie di glicine maggiormente diffusa e fiorisce dalla primavera all’estate, producendo fiorellini a grappolo di colori violacei e azzurri. Le foglie hanno una forma ellittica e sono ricoperte da peluria.
Altre varietà di glicine
Oltre alle varietà descritte, esistono molte altre specie di glicine, come ad esempio il glicine americano (Wisteria frutescens) o il glicine brachybotrys, che presenta fiori di colore rosa intenso.
Scelta della varietà di glicine
La scelta della varietà di glicine dipende principalmente dalle esigenze estetiche e di spazio. È importante valutare l’altezza e lo sviluppo della pianta, il colore dei fiori e la durata della fioritura. Inoltre, va considerato lo spazio a disposizione e il tipo di supporto su cui far crescere il glicine.
La cura del glicine
Il glicine è una pianta forte e resistente che si adatta a diverse condizioni climatiche. Tuttavia, per ottenere una fioritura rigogliosa è importante seguire alcune accortezze.
Temperatura e protezione invernale
Il glicine può sopportare anche il gelo invernale, ma in caso di temperature molto rigide è consigliabile proteggere la pianta con dei teli appositi. In generale, il glicine si adatta a qualsiasi temperatura.
Messa a dimora del glicine in giardino
La messa a dimora del glicine deve essere effettuata in autunno o in inverno. Il terreno deve essere ricco e drenato, e la zona scelta deve essere soleggiata per una fioritura rigogliosa. È importante scegliere una posizione dove la pianta possa godere di almeno 6 ore di sole al giorno.
Scelta del terreno
Il glicine apprezza terreni sabbiosi e leggermente acidi. È importante evitare terreni calcarei e argillosi, che possono provocare l’ingiallimento delle foglie. Per una buona crescita, è consigliabile piantare il glicine in una miscela di terra da giardino e compost.
Procedura di piantagione
Per piantare il glicine, bisogna scavare una buca profonda di 30-40 cm e larga circa 40 cm. Sul fondo della buca, è consigliabile mettere un po’ di sabbia o ghiaia, e aggiungere compost o letame ben decomposto e terriccio per piante da giardino.
Inumidimento del terreno e piantagione
È importante inumidire il terreno in modo corretto prima di piantare il glicine. La cosa migliore è immergere la pianta in una bacinella d’acqua per alcuni minuti, fino a quando non ci sono più bolle che salgono in superficie. Una volta che il grosso dell’acqua è colato, si può posizionare la pianta nel buco e cominciare a riempirlo.
Cura del glicine: annaffiatura e fertilizzazione

Annaffiatura del glicine
Per favorire un buon attecchimento, è importante annaffiare abbondantemente il glicine nelle prime settimane dopo la piantagione. Successivamente, le irrigazioni dovranno essere frequenti nei primi anni, quando la pianta è ancora in fase di crescita, e potranno essere diradate nel tempo. È importante considerare lo spazio disponibile intorno alla pianta per evitare che cresca troppo e causi danni. In inverno, invece, è necessario ridurre le irrigazioni per evitare che il terreno sia sempre bagnato.
Tecnica di innaffiatura
Per evitare sprechi d’acqua e concentrare l’irrigazione dove serve, si consiglia di fare un piccolo bordo di terriccio intorno alla pianta. Inoltre, è importante pacciamare la superficie del terreno per circa 5 cm.
Fertilizzazione del glicine
Il glicine non ha bisogno di fertilizzanti, al contrario il loro utilizzo può essere dannoso in quanto favoriscono la crescita del fogliame a scapito dello sviluppo floreale.
Tutore per il glicine
Quando si pianta il glicine, è importante inserire anche il tutore che sosterrà poi la pianta durante la crescita. Il tutore può essere di diversi materiali, come legno o ferro, e deve essere stabile e resistente.
Mini-guida ai fiori da balcone
Il glicine può essere coltivato sia in giardino che in vaso sul balcone. Ecco alcuni consigli su come curare i fiori da balcone.
Irrigazione dei fiori da balcone
Come per il glicine, anche i fiori da balcone richiedono un’irrigazione adeguata. È importante innaffiare regolarmente, ma evitare di bagnare troppo il terreno per non danneggiare le radici. In inverno, è consigliabile ridurre le irrigazioni.
Come far arrampicare il glicine
Il glicine è una pianta rampicante vigorosa e potente, che può crescere anche di 2 metri in un solo anno. Per farlo arrampicare, è necessario fornirgli un supporto molto resistente, come un traliccio, una pergola o una parete contro cui appoggiarsi. È importante che il supporto abbia le dimensioni che desiderate avere dal vostro glicine, senza superare i 2,50 m.
Rimozione dei rami laterali
Per favorire la crescita in altezza, è importante rimuovere i rami laterali non appena si sviluppano e lasciare che crescano solo quelli superiori. In questo modo, la pianta potrà concentrare le sue energie sulla crescita verticale.
Arrampicamento lungo una parete
Se si vuole far arrampicare il glicine lungo una parete, è possibile fissare un grosso filo metallico a circa 20 centimetri dalla parete e attaccare manualmente i rami al supporto. In seguito, la pianta si aggrapperà in modo naturale al filo metallico.
Fioritura del glicine
È importante notare che nei primi due o tre anni il glicine non fiorirà molto, poiché ha bisogno di tempo per impiantarsi in profondità. Tuttavia, una volta che la pianta si sarà ben radicata, potrà offrire una fioritura abbondante e colorata.
La fioritura del glicine
Il glicine è una pianta famosa per la sua fioritura generosa e colorata. Tuttavia, affinché i fiori compaiano in abbondanza, è necessario seguire alcune accortezze durante la coltivazione.
Posizionamento dei rami principali
Per favorire la fioritura, è importante posizionare i rami principali in linea orizzontale e lasciare che quelli più piccoli si espandano in verticale. In questo modo, la pianta potrà concentrare le sue energie sulla produzione di fiori e non sulla crescita in altezza.
Tempo di fioritura
È importante notare che la fioritura del glicine avviene solo dopo alcuni anni dalla piantagione. Se la pianta è stata coltivata a partire dal seme, possono trascorrere anche 8-10 anni prima che i fiori compaiano in abbondanza. Tuttavia, se si scelgono le piante provenienti da innesto, la fioritura può avvenire anche entro 3 anni dalla piantagione.
La potatura del glicine
La potatura del glicine è un’operazione fondamentale e delicata per evitare che la pianta raggiunga anche spazi inopportuni. Va eseguita in estate e in inverno. I rami secchi vanno eliminati e bisogna lasciare poche gemme per ramo.
Quando potare il glicine
Vanno potati i germogli appena emersi, dato che i fiori di glicine si sviluppano sui gambi degli anni precedenti. Durante l’inverno, tagliate principalmente i rami laterali, in modo da lasciare solo il ramo principale e solo alcune ramificazioni corte su entrambi i lati.
Attenzione alla stagione e alla tecnica
Fate attenzione a non potare in caso di gelo. Inoltre, assicuratevi di rimuovere fiori e foglie appassiti: anche se il glicine non è molto soggetto a malattie, le foglie spesso ingialliscono e i suoi fiori sono tossici. Quando queste operazioni vengono fatte in maniera efficace da personale esperto, la potatura si rivela molto semplice. Al contrario, improvvisarsi sul momento, potrebbe solo mettere a rischio la bellezza e la sopravvivenza della vostra pianta.
Il potenziale ornamentale e decorativo del glicine
Il potenziale ornamentale e decorativo del glicine è illimitato!
Coltivazione in vaso del glicine
Scelta delle varietà
La coltivazione in vaso del glicine richiede la scelta di varietà specifiche, come la Schiro Kapitan Fuji che raggiunge un’altezza di 6 metri e produce fiori bianchi. Sono piante dal portamento ridotto, ideali per balconi e verande.
Dimensioni e caratteristiche del vaso
Il vaso per la coltivazione del glicine deve avere un’ampia capacità (almeno 50-60 cm di diametro) e un’altezza adeguata. Una soluzione è rappresentata dai vasi cilindrici e profondi in terracotta o ceramica. Il terriccio deve essere di qualità e avere una buona drenabilità per evitare il ristagno idrico che potrebbe causare la morte delle radici.
Rinvaso e potatura
Il rinvaso della pianta può essere eseguito nello stesso contenitore, riducendo la chioma e le radici. È importante evitare di danneggiare le radici che potrebbero essere molto delicate. La potatura è un’operazione fondamentale per la coltivazione in vaso del glicine, perché serve a controllarne le dimensioni e favorire la fioritura. Bisogna eliminare i rami secchi e tagliare i germogli appena emersi, lasciando poche gemme per ramo.
Esposizione al sole e irrigazione
Il glicine coltivato in vaso deve essere esposto a un’adeguata quantità di luce solare (almeno 4-6 ore al giorno). La pianta deve essere innaffiata con regolarità per mantenere il terreno umido, ma senza esagerare per evitare ristagni idrici. Durante il periodo vegetativo, la frequenza delle annaffiature deve essere maggiore.
Cura in inverno
Il glicine coltivato in vaso può essere sensibile alle basse temperature invernali. In questo periodo è necessario riparare la pianta, magari spostandola in una posizione più riparata e riparandola con una copertura in tessuto non tessuto. Le annaffiature vanno ridotte, ma non eliminate completamente.
Le malattie e i parassiti del glicine
Il glicine può essere soggetto ad alcune malattie e parassiti, che possono comprometterne la salute e il suo aspetto ornamentale. Ecco le principali:
Malattie fungine
Due delle malattie fungine più comuni sono l’Oidio e la Cercospora wisterae. L’Oidio è caratterizzato dalla formazione di una patina biancastra sulle foglie, mentre la Cercospora wisterae causa macchie gialle o brune sulla foglia e può causare la caduta delle foglie.
Carie
La carie è una malattia legata ai funghi che colpisce il legno della pianta, causando la formazione di parti secche e lacerate.
Tumore alle radici e al colletto
Il tumore alle radici e al colletto è causato dal batterio Agrobacterium tumefascens, che causa la formazione di escrescenze sulla pianta.
Carenza di ferro
La carenza di ferro nel terreno può causare foglie giallognole.
In caso di problemi, è importante chiedere aiuto a un esperto di giardinaggio per capire come intervenire nelle diverse situazioni. Si consiglia di preferire sempre gli antiparassitari naturali ai prodotti chimici da banco.