Il riccio è un animale notturno molto amato per i suoi aculei pungenti e per un’incredibile mossa difensiva che lo rende unico. Quando si sente minacciato, infatti, i suoi muscoli dorsali si attivano, consentendogli di appallottolarsi su se stesso e drizzare tutte le spine, diventando quasi invulnerabile. Questa straordinaria capacità gli ha valso il famoso modo di dire “chiudersi a riccio”.
Il riccio può vivere in giardino e, se si desidera, anche in casa. Tuttavia, prima di prendere questa decisione, è importante conoscere le sue abitudini e le regole per allevarlo nel modo migliore. Ad esempio, il riccio è un animale che necessita di spazi aperti e di cibo naturale come insetti e lumache, quindi è fondamentale non nutrirlo con alimenti inappropriati. Inoltre, è essenziale creare un ambiente sicuro per il riccio, evitando prodotti chimici pericolosi e garantendo un riparo caldo e asciutto durante l’inverno.
Il riccio: caratteristiche e aspetto generale
Il riccio è un animale diffuso in campagna e facile da trovare nei giardini, nei boschi e lungo i bordi di strade e sentieri. Appartiene all’ordine degli insettivori e la sua dieta comprende anche invertebrati e piccoli serpenti. La durata media della sua vita è di 8-10 anni e vive in una tana scavata nel terreno, profonda circa 50 cm, che rappresenta il suo rifugio diurno e il suo giaciglio nei mesi invernali in cui va in letargo.
Aspetto fisico del riccio
L’aspetto del riccio è buffo e simpatico. Ha un corpo tozzo a forma di pera, lungo circa 25-27 cm per un peso che raramente supera il chilogrammo. Il musetto è piuttosto lungo e appuntito e le zampe sono corte, tozze, munite di unghie appuntite e piedi lunghi. Inoltre, ogni riccio ha su tutto il corpo ben 6000 aculei che cambiano colore a seconda della stagione. In autunno e inverno sono marroncini, mentre in primavera ed estate sono decisamente più chiari.
Rifugio e abitudini del riccio
Il riccio vive in una tana scavata nel terreno e deve avere un ambiente sicuro per vivere serenamente. È fondamentale evitare l’uso di prodotti chimici pericolosi e fornire un riparo caldo e asciutto durante l’inverno. Inoltre, è un animale notturno e solitario che ama i luoghi tranquilli e lontani dai rumori. È importante anche ricordare che il riccio può portare pulci e zecche, quindi è consigliabile evitare il contatto diretto con l’animale e lavarsi sempre le mani dopo averlo manipolato.

Riccio e istrice: le differenze
Sebbene siano simili, ci sono notevoli differenze tra il riccio e l’istrice, comunemente chiamato porcospino, appartenente alla famiglia degli Hystricidae. L’istrice è decisamente più grosso del riccio, quasi il doppio, e alza i suoi aculei fatti di cheratina, molto più corti di quelli del riccio, solo se si sente minacciato, altrimenti li tiene bassi. Inoltre, gli aculei dell’istrice si possono staccare, mentre quelli del riccio no. Infine, l’istrice può vivere sugli alberi, cosa che il riccio non fa.
Riproduzione del riccio
Il riccio raggiunge la maturità sessuale verso il primo anno di vita. La stagione degli accoppiamenti può essere influenzata dai fattori ambientali come il clima e la disponibilità di cibo, ma di solito avviene da aprile a settembre.
Corteggiamento dei ricci
Il corteggiamento dei ricci è un rituale molto serio e complesso noto anche con il nome di “carosello dei ricci”. Il maschio non sempre viene accettato di buon grado dalla femmina e i preliminari possono richiedere molto tempo. Al primo timido approccio del maschio, la femmina reagisce soffiando e sbuffando. Solo dopo molte insistenze, la femmina abbassa gli aculei e allunga le zampe per consentire l’accoppiamento.
Riproduzione e cuccioli
La riproduzione avviene in estate, con la femmina che partorisce tra giugno e settembre dopo una gestazione di 40 giorni. In alcuni casi possono verificarsi due nidiate all’anno, ognuna da 3-6 cuccioli. I cuccioli nascono senza aculei, nudi, bianchi e inizialmente ciechi. Solo dopo qualche giorno gli aculei fuoriescono ma diventano rigidi e pungenti trascorso un mese. E verso i 2-3 mesi imparano finalmente ad appallottolarsi per difendersi dai predatori.
Cure dei cuccioli
Dopo lo svezzamento, i cuccioli rimangono con la madre diversi mesi e lei si prende cura di loro, insegnando loro a cercare il cibo e a difendersi. Tuttavia, in caso di necessità, è possibile intervenire fornendo loro del latte materno sostitutivo e mantenendoli in un ambiente caldo e asciutto.
Letargo del riccio
Il riccio, appartenente alla famiglia delle Erinaceidae, è un animale notturno che dorme anche 12 ore di giorno. Inoltre, è l’unico insettivoro che cade in letargo durante l’inverno. Alla prima variazione climatica, capisce che è arrivato il momento di prepararsi per questo lungo sonno.
Preparazione al letargo
In autunno, il riccio si dedica alle grandi abbuffate per prepararsi al letargo. Fa scorte di cibo, accumula foglie ed erba secca per aumentare la temperatura interna del nido e prepararsi un comodo giaciglio.
Mecanismo del letargo
Il letargo è dettato da sensibili variazioni metaboliche, ma soprattutto dall’ipofisi, la ghiandola che stimola il pancreas a produrre insulina. Questo ormone, a sua volta, regola il livello degli zuccheri nel sangue che garantiranno al riccio una buona riserva per sopravvivere durante il letargo.
Durata del letargo
Il riccio rimane in letargo da ottobre ad aprile, dormendo quasi ininterrottamente per svegliarsi circa una volta al mese, giusto il tempo di uno spuntino.
Comportamento post-letargo
Dopo il letargo, il riccio riprende gradualmente l’attività e ricomincia a cercare cibo e a vagare per il suo territorio.
Alimentazione del riccio
Per quanto riguarda l’alimentazione del riccio, è necessario distinguere tra quello selvatico e quello in cattività.
Dieta del riccio selvatico
Il riccio selvatico è insettivoro e si procaccia il cibo da solo, principalmente di notte. Mangia insetti, lombrichi, lumache, ragni e millepiedi. In assenza di questi, si accontenta anche di piccoli rettili e anfibi come rane e rospi. Ma non disdegna frutta, funghi, bacche e ghiande.
Dieta del riccio in cattività
La dieta del riccio in cattività prevede vegetali e carne. È importante ricordare che il riccio è ghiotto di croccantini per gatti e che adora sbocconcellare dalle loro ciotole. È possibile offrire anche crocchette specifiche per ricci, disponibili nei negozi di animali.
Convivenza con altri animali domestici
I ricci tendono a stabilire un rapporto di pacifica convivenza con i gatti, con cui condividono spesso i pasti. Tuttavia, i cani possono non gradire la loro presenza.
Alimentazione delle piante
Il riccio ama masticare le foglie delle piante, e può distruggere le piante d’appartamento. È possibile evitare questo problema spostando le piante in punti più alti e offrendo al riccio foglie di insalata, spinaci e altri vegetali altrettanto gustosi.
Alimentazione del riccio: attenzione a ciò che non deve mangiare
Sebbene sia importante conoscere ciò che il riccio può mangiare, è altrettanto importante sapere ciò che non deve mangiare.
Il latte
Il latte rappresenta un eccesso alimentare per il riccio e può causare problemi di digestione e diarrea. Inoltre, il latte può provocare intossicazioni anche letali.
Salumi e farinacei
I salumi e i farinacei non devono mai comparire nella ciotola del riccio. Questi alimenti sono troppo grassi e difficili da digerire per l’animale, e possono causare seri problemi di salute.
Come allevare un riccio
Sebbene sia possibile allevare un riccio in casa, è importante osservare alcune regole per garantirgli il benessere e la felicità.
Non è un animale domestico come gli altri
Il riccio non è un animale domestico qualunque come un cane o un gatto. È piuttosto riservato e ha bisogno dei suoi spazi per vivere tranquillo. Non gradisce manifestazioni di affetto troppo “calorose”.
Non è un animale da gabbia

Il riccio non è un animale da tenere in gabbia. Deve essere lasciato libero di vagare per casa o in giardino. Solo il riccio africano fa eccezione, essendo un animale esotico che richiede un terrarium adatto.
Socializzare con il riccio
Per favorire la socialità con il vostro nuovo amico spinoso, potete tenerlo in mano per qualche minuto ogni giorno. In questo modo, il riccio si abituerà alla vostra presenza e al vostro odore, e acquisirà fiducia nei vostri confronti.
Abitudini del riccio
È importante conoscere alcune abitudini del riccio per evitare situazioni sgradevoli. Ad esempio, il riccio tende a salivare copiosamente e a ungere tutti i suoi aculei con la saliva quando si sente contorto o in situazioni di stress. Questo comportamento è normale e passerà con il tempo.
Acquisto del riccio
È importante acquistare un riccio da un allevamento certificato che abbia superato con successo la prima visita veterinaria. Inoltre, verificate che non vi siano restrizioni legali per la sua detenzione.
Il comportamento di salivazione del riccio
Il comportamento di salivazione del riccio è abbastanza comune, ma le ragioni di questo comportamento non sono ben chiare. Si pensa che lo scopo sia difensivo, poiché la saliva del riccio contiene una sostanza irritante che rende i suoi aculei ancora più temibili. Inoltre, quando il riccio è stressato o spaventato, può emettere un suono simile a un sibilo e questo può essere accompagnato dalla salivazione. È importante non preoccuparsi se il vostro riccio inizia a salivare, è un comportamento normale e non rappresenta un problema per la sua salute. Tuttavia, se il vostro riccio manifesta altri sintomi di malessere, come perdita di appetito o letargia, è meglio consultare un veterinario.
Riccio in giardino
Se vi trovate un riccio nel giardino di casa, sappiate che potrebbe essere un ottimo alleato nella lotta contro gli insetti dannosi per le piante e l’orto. Infatti, essendo un animale insettivoro, si nutre di insetti come lumache, ragni, millepiedi, e altri parassiti che potrebbero danneggiare i vostri raccolti. Questo significa che non avrete bisogno di utilizzare prodotti chimici per tenerli alla larga, perché il vostro piccolo amico si occuperà di pensare alla difesa delle piante.
Accorgimenti per una convivenza pacifica
Per garantire una convivenza pacifica e serena con il riccio in giardino, è importante adottare alcuni accorgimenti. Il riccio apprezzerà molto la presenza di foglie e nascondigli in cui rifugiarsi, ma sarà essenziale non fargli mancare una buona fonte di acqua pulita. In mancanza di fonti idriche naturali, è possibile predisporre una piccola ciotola di acqua che vada cambiata ogni giorno, ma attenzione alle dimensioni del contenitore.
Comportamento notturno e rifugi
I ricci sono animali notturni e preferiscono rintanarsi in un posto tranquillo e fresco durante il giorno. Pertanto, se nel vostro giardino non vi sono anfratti naturali adatti, potete creare un rifugio utilizzando una piccola buca protetta da foglie o rametti.
Utilità per l’agricoltura biologica
Il riccio è un animale utile per l’agricoltura biologica e per la lotta integrata ai parassiti, poiché si nutre degli insetti nemici delle piante e dell’orto. In questo modo, potrete ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la difesa delle piante e promuovere un ambiente più sano e naturale.
Il Riccio: un simpatico animale notturno che può anche vivere in giardino. Questo articolo fornisce tutte le informazioni necessarie per conoscere meglio il riccio, un animale notturno molto diffuso che può anche abitare nel giardino di casa. Scopri le sue abitudini, la sua alimentazione, come allevare un riccio in casa o come facilitare la sua permanenza in giardino, oltre alle curiosità sulla sua riproduzione e il suo letargo.