Il baco da seta, noto anche come bombice del gelso, è un affascinante insetto con una storia ricca. Venne inizialmente classificato da Linneo nel 1758 con il nome scientifico Bombyx mori. Linneo, il rinomato medico e botanico svedese, utilizzò questa definizione per descrivere una specie di falena asiatica appartenente alla famiglia Bombycidae, che si nutre delle foglie del gelso.
Da allora, la larva di questo insetto ha acquisito crescente importanza economica, poiché viene utilizzata per la produzione di un meraviglioso tessuto naturale chiamato seta. Grazie alla sua dieta specifica e alle sue origini, il baco da seta è ora noto anche come “Bombice del Gelso” ed è allevato in numerosi paesi del mondo per le sue abilità di tessitura.
Ma come avviene la “magia” che consente al baco da seta di produrre il suo filo prezioso? Quali sono le peculiarità, la storia e gli aneddoti che circondano questo interessante insetto? Scopriamoli insieme.
Storia del baco da seta
Le leggende che accompagnano la storia del baco da seta sono numerose e affascinanti. Una delle più popolari nel mondo orientale narra la storia dell’imperatrice Xi Ling-Shi, attribuendo a lei la scoperta di questo insetto e delle sue incredibili virtù.
La scoperta dell’imperatrice Xi Ling-Shi
Nel XXVIII secolo a.C., l’imperatrice Xi Ling-Shi notò uno strano bruco mentre passeggiava nel suo giardino. Sfiorandolo, il bruco iniziò a tessere un filo di seta intorno al dito dell’imperatrice. Alla fine, si formò un piccolo bozzolo e l’imperatrice comprese il legame tra il baco da seta e la produzione della seta. Questa scoperta venne diffusa in tutto il regno dell’imperatrice.
La scoperta dell’imperatrice moglie dell’Imperatore Giallo
Un’altra leggenda racconta che la giovane moglie dell’Imperatore Giallo, durante il suo regno dal 2697 al 2597 a.C., scoprì il baco da seta mentre beveva del tè. Il bozzolo cadde nella sua tazza e, grazie al calore emanato dalla bevanda, iniziò a tessere un filo lucente e resistente, ricoprendo l’intero giardino metro dopo metro.
Non è possibile determinare con certezza quale delle due versioni sia la più attendibile, né se la storia del baco da seta sia realmente riconducibile all’imperatrice Xi Ling-Shi. Tuttavia, è indiscutibile che la Cina abbia costruito gran parte delle sue fortune sulla produzione della seta.
La seta come merce preziosa
Già nell’antichità classica, la seta era considerata una merce preziosa. I carichi di seta partivano dall’Oriente verso i paesi del Mediterraneo, dando origine alle storiche rotte commerciali note come “via della seta”.
Baco da seta: insetto
In virtù delle sue particolarità e della gloriosa storia, il genoma del baco da seta è oggetto di approfonditi studi e ricerche scientifiche.

Caratteristiche dell’insetto
Il baco da seta è una specie di falena appartenente all’ordine dei Lepidotteri. La sua dieta principale consiste nelle foglie del gelso, delle quali è estremamente ghiotto. L’insetto può consumare quantità impressionanti di foglie senza mai fermarsi, sia di giorno che di notte. La produzione del filo di seta avviene attraverso due ghiandole parallele presenti nel suo minuscolo corpo.
La produzione del filo di seta
Quello che comunemente chiamiamo “seta” è in realtà il risultato di una sintesi chimica delle proteine prodotte e convogliate in queste ghiandole. Quando la quantità di proteine supera la capacità delle ghiandole, l’insetto le elimina attraverso due fenditure situate ai lati della bocca, chiamate seritteri. La sottilissima bava che fuoriesce si solidifica immediatamente a contatto con l’aria, formando degli strati attraverso i movimenti a forma di “otto” compiuti dal baco con la testa. Questi strati costituiscono il bozzolo di seta grezza.
Bozzolo del baco da seta
Il bozzolo del baco da seta è formato da un unico filo continuo che può avere una lunghezza compresa tra i 300 e i 900 metri. Per preparare il bozzolo, il baco impiega circa 3-4 giorni e procede strato dopo strato, creando da 20 a 30 matasse concentriche costituite da un unico filo. Alla fine di questo incredibile processo di tessitura, il baco si trasforma prima in crisalide e successivamente in farfalla.
L’emersione dalla crisalide
Quando la metamorfosi del bruco è completa, l’insetto adulto emerge dal bozzolo praticando un foro e secernendo una sostanza che danneggia il filo. A causa di questo motivo, gli allevatori devono uccidere le crisalidi attraverso un processo di essiccazione in macchinari specifici. In alternativa, la morte del bruco può essere causata immergendolo in acqua bollente. In Cina e in altri paesi orientali, le crisalidi estratte dal bozzolo vengono consumate come alimento.
Conservazione e riproduzione
Alcuni bozzoli vengono conservati per permettere all’insetto di riprodursi. Tuttavia, la vita delle falene è molto breve poiché non sono in grado né di volare né di nutrirsi. Questo “non senso” genetico è il risultato di una lunga e accurata selezione operata dall’uomo nel corso dei secoli, che ha causato la perdita di molte delle caratteristiche originarie dell’insetto, tra cui la capacità di volare o mimetizzarsi.
Predatori e vulnerabilità
Quando posti all’aperto su un gelso, i bruchi del baco da seta sono preda di predatori poiché il loro corpo bianco non è in grado di assumere diverse colorazioni per mimetizzarsi tra le foglie della pianta.
Età e mute nel ciclo larvale del baco da seta
Il baco da seta attraversa diverse età e mute durante il suo ciclo larvale. Ogni muta comporta una crescita del corpo del bruco e una nuova pelle viene prodotta per adattarsi alle dimensioni maggiori.
Ciclo vitale del baco da seta
La vita larvale del baco da seta segue un ciclo composto da 4 mute e 5 fasi che si susseguono con una durata specifica:
Prima età
Durata: 5 giorni
Si conclude con la prima muta.
Seconda età
Durata: 4 giorni
Si conclude con la seconda muta.
Terza età
Durata: 5 giorni
Si conclude con la terza muta.
Quarta età
Durata: 6 giorni
Si conclude con la quarta muta.
Quinta età
Durata: 8-10 giorni
Si estende dalla quarta muta fino alla formazione del bozzolo.
Nel complesso, queste fasi portano la vita di un baco da seta a una durata massima di circa 1 mese. L’emergere come farfalla avviene in media dopo 15 giorni dalla formazione del bozzolo, mentre la metamorfosi inizia già al 5° giorno.
Preparazione del bozzolo
Durante la quarta muta (quinta età), il corpo del baco assume una colorazione giallastro. In questo momento, l’insetto è pronto per avvolgersi nel proprio bozzolo di seta. Prima di farlo, tuttavia, il baco deve eliminare tutti i liquidi in eccesso e le feci, in un processo noto agli allevatori come “purga”. Successivamente, cessa di alimentarsi con le foglie di gelso e si ritira in un luogo adatto per iniziare la filatura del bozzolo.
Gelso e baco da seta
Come abbiamo già appreso, le foglie del gelso costituiscono l’alimento fondamentale nella dieta del baco da seta. Senza questa pianta, né l’insetto né la sua rinomata abilità tessile avrebbero ragione di esistere. Non a caso, il gelso (Morus L.) è un genere di alberi o arbusti a foglia caduca, con foglie alternate, ovali e dal margine dentato.
Origine e diffusione del gelso
Il gelso è originario dell’Asia, ma si trova anche in Africa e Nord America. Fu introdotto in Europa probabilmente nel Cinquecento. In passato, l’importanza di questa pianta era tale che venivano persino condotti censimenti nell’ambito della sua coltivazione.
La voracità dei bachi da seta
I bachi da seta sono così voraci che interrompono l’alimentazione delle foglie di gelso solo 4 volte durante la loro vita, in corrispondenza delle mute.
Allevamento del baco da seta

In Italia, l’allevamento del baco da seta fu introdotto per la prima volta in Sicilia dai Saraceni, in un periodo in cui l’Europa ancora ignorava le potenzialità economiche di questo insetto. Progressivamente, l’allevamento del baco si diffuse anche in altre regioni, contribuendo alle fortune delle isole che potevano beneficiare di un importante accesso alle vie del commercio marittimo.
Il periodo d’oro della produzione della seta in Italia
Il periodo più florido per la produzione della seta in Italia corrisponde al XVIII secolo, quando l’allevamento del baco era ormai una pratica consolidata anche nelle regioni settentrionali. Tuttavia, durante le due guerre mondiali si verificò una significativa flessione e l’attività scomparve completamente negli anni Cinquanta a causa della concorrenza cinese. Ancora oggi, infatti, la Cina rimane il principale produttore mondiale di seta.
Le diverse “razze” del baco da seta
Come accade per altri animali allevati dall’uomo, anche il baco da seta presenta diverse “razze”. Ogni paese che pratica o ha praticato la bachicoltura nell’antichità possiede una razza peculiare con caratteristiche diverse in termini di quantità di seta prodotta, diametro del filo e colore del bozzolo. Le tipologie di baco con la maggior produttività sono definite “poliibrido” e si originano da una razza giapponese selezionata un secolo fa.
Curiosità e aneddoti
Nel gergo dei bachicoltori, si dice che il baco “sale al bosco” poiché il bozzolo viene costruito attorno a rametti secchi.
Stai visualizzando questo articolo: Baco da seta, tutto su questo piccolo tessitore un tempo molto prezioso. Speriamo che questo articolo ti fornisca le informazioni necessarie sul baco da seta e sul suo passato come tessitore di grande valore.